FRONTDOC: AD AOSTA AL VIA LA RASSEGNA DEL CINEMA DI FRONTIERA
Le frontiere sono un luogo al limite estremo. Proprio lì, nelle zone più periferiche e meno controllate, si trovano i punti nevralgici di una società, quelli dove si sviluppano, fra contaminazioni ed esperimenti, i suoi cambiamenti. FRONTDOC, la rassegna del cinema di frontiera, giunta quest’anno alla sua decima edizione, torna dal 4 al 6 e dal 9 al 12 novembrealla Cittadella della gioventù di Aosta per raccontare le storie di chi vive al margine con un’edizione particolarmente ricca: 24 film e 16 anteprime italiane, pellicole provenienti da 16 Paesi diversi, che mettono al centro della narrazione quelle aree di confine, alla frontiera di ogni concezione del mondo e della vita umana. E poi gli appuntamenti di approfondimento sui temi dell’attualità e gli ospiti che accompagneranno i film in concorso, tra i quali Sabina Guzzanti e Daniele Ciprì.
Nato nel 2008 come “vetrina” sul cinema documentario in Valle d’Aosta, FrontDoc è cresciuto consolidandosi come Festival Internazionale del Cinema di Frontiera e guadagnandosi un posto di riferimento nel panorama europeo delle manifestazioni dedicate al cinema documentario, con una sua precisa identità e una costante attenzione alle contaminazioni di genere e alle innovazioni di linguaggio. Negli anni è stato diretto da Luciano Barisone (ex-direttore del Festival dei Popoli e Visions du Réel) e Carlo Chatrian (attuale direttore della Berlinale) e, dal 2016, da un gruppo di registi e produttori che ne hanno fatto un appuntamento sempre più ampio e ricco.
FrontDoc 2021 si prepara ad accompagnare il pubblico in un viaggio a doppio binario, attraverso realtà (apparentemente) lontane, per creare connessioni capaci di allargare gli orizzonti della nostra percezione della contemporaneità. Come una finestra spalancata sul mondo di oggi, la decima edizione sarà un giro del mondo circolare, che partirà dalle Val d’Aosta e qui ritornerà, dopo aver abbracciato luoghi e contesti sociali altri, percorrendo la varietà e l’originalità del cinema del reale.
Il cuore della manifestazione sarà il Concorso Internazionale, che quest’anno trova una selezione particolarmente ricca, qualitativamente e quantitativamente: 24 film e 16 anteprime italiane tutte opere selezionate e premiate nei più importanti festival mondiali, che confermano il ruolo di FRONTDOC nella diffusione del cinema d’autore nel nostro paese. Lavori che toccano temi di scottante attualità e di interesse collettivo, dalle guerre alle conseguenze psicologiche del terrorismo, dalle battaglie sociali delle nuove generazioni, tra identità di genere e lotta al cambiamento climatico, alle fragilità umane fatte di incapacità relazionali e di eterni confronti con il proprio io disfunzionale, e ancora il grande tema della fede, le carceri argentine, la pandemia di chi l’ha subita costretto a vivere per strada, il turismo sessuale e tanto, tanto altro.
“Dopo lo stop forzato dello scorso anno FrontDoc ritorna più forte che mai, con 7 giorni intensi di programmazione che toccheranno temi di scottante attualità – racconta Nora De Marchi, membro del Comitato Direttivo – Crediamo sempre in un festival partecipato e organizzato democraticamente, capace di portare a contatto cultura e realtà sociale, attenzione al territorio e vocazione internazionale”.
Si inizierà omaggiando una delle voci più interessanti e originali del cinema sperimentale italiano, Michelangelo Buffa, protagonista di “Le Filmeur” di Daniele Mantione, per chiudere il cerchio con la vicenda esistenziale e musicale dei Kina, raccontata in “Se Ho Vinto Se Ho Perso” di Gian Luca Rossi: due storie valdostane di ampio respiro, due film proiettati, in collaborazione con Film Commission VdA, che dopo il successo ottenuto fuori dai suoi confini arrivano per la prima volta in Valle d’Aosta.
Lo sguardo si allargherà, poi, dalla piccola regione italiana a tutto lo stivale, per accogliere due personaggi di primo piano del panorama cinematografico nazionale: Sabina Guzzanti, con il suo film “Spin Time – Che fatica la democrazia!” e Daniele Ciprì, tra i protagonisti di FRONTLAB, il laboratorio per i professionisti del cinema e dell’audiovisivo, organizzato in collaborazione con Film Commission Vallée d’Aoste, in programma dal 22 al 24 novembre.
Due le giurie alle quali è affidato il compito di selezionare le tre pellicole vincitrici delle categorie lungo, medio e cortometraggio: la Giuria Ufficiale e la Giuria Giovani.
Quest’anno, i componenti della Giuria Ufficiale 2021 sono stati invitati in rappresentanza di tre festival italiani dedicati al cinema del reale, affini a FrontDoc quanto a finalità e taglio artistico:
Chiara Andrich, autrice e montatrice di film documentari, diplomata presso il Centro Sperimentale di Cinematografia e direttrice artistica del Sole Luna Doc Film Festival;
Luca Ferretti, co-direttore artistico e coordinatore del PerSo – Perugia Social Film Festival, festival internazionale di cinema documentario;
Alberto Diana, regista e collaboratore alla selezione di IsReal– Festival del cinema del reale a Nuoro e membro del comitato di selezione del Festival dei Popoli.
Questa scelta rappresenta il primo tassello di un progetto di collaborazione fra queste manifestazioni, per sviluppare una rete nazionale per la valorizzazione del documentario creativo, dei suoi autori e per lo sviluppo di nuovi progetti.
La Giuria Giovani è composta da ragazze e ragazzi di età compresa fra i 14 e i 26 anni e assegna il Premio Giovani al miglior lungo, medio e cortometraggio. Oltre ad attestare l’interesse di FrontDoc verso il pubblico delle nuove generazioni, la Giuria Giovani intende rappresentare, per i partecipanti, un momento di crescita e di formazione. Quest’anno i loro lavori saranno seguiti da Luciano Barisone (critico cinematografico, ex-direttore di alcuni dei più importanti festival europei di cinema del reale e «creatore» di FrontDoc nel 2008).
Le giornate del festival sono anche un importante punto d’incontro fra autori e pubblico, fra opere e culture diverse, fra esperienze di vita e di visione, grazie ad un programma ricco di iniziative parallele, eventi speciali e ospiti. Oltre alle proiezioni, infatti, il programma prevede diversi momenti di approfondimento, per sviscerare i temi dell’attualità a partire dai film in concorso, con ospiti alcuni esperti che da anni lavorano sul campo, organizzati in collaborazione con le associazioni locali attive nel mondo del sociale, della cultura e del volontariato.
“Vorremmo parlare di tutto e tutto non ci basta ancora. Abbiamo fame di incontri, discussioni, dibattiti. Abbiamo fame di idee. Fame di cinema. Fame di vita”.